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Ah,
ah, ah!!! (Recital comico) di e con Matteo Belli Luci: Luigi Sermann Costumi: Ileana Colognesi Organizzazione: Maurizio Sangirardi Fotografie: Massimo Agus, Andrea Fabbri Progetto grafico: Pagin Mirella |
Un omaggio alla tradizione
affabulatoria del Teatro comico, articolato in quattro brani che riflettono
altrettanti modi di raccontare l’umorismo, quasi a comporre una
piccola antologia di genere: una favola classica narrata secondo il filtro
obiettivo dell’ironia e del disincanto, una barzelletta popolare
sviluppata in forma di monologo corale, un capolavoro di affabulazione
comica come il pezzo sulle guerre stellari di Walter Chiari ed, infine,
un brano originale dello stesso Matteo Belli, dedicato alla tecnica universale
del grammelot.
In circa un’ora di spettacolo, l’attore e autore si confronta con un genere nobile ed estremamente popolare, che vanta un illustre passato prossimo e remoto, ma che non sempre riesce a riaffiorare nelle strettoie dei palinsesti televisivi, dove la tempistica dell’esibizione è condannata alle esigenze di un’ipotetica velocità, ogni giorno più incline a confondere il ritmo con la frenesia. Al contrario, quella che si cerca di restituire, è l’antica sapienza dell’intrattenimento d’attore, che, recuperando una lezione antica, la riattualizzi secondo i sensi di un piacere narrativo che parli direttamente allo spettatore contemporaneo. Ecco spiegato l’uso di articolare il discorso ricorrendo a molteplici risorse utilizzate per mantenerlo sempre vivo ed estremamente vitale: l’interazione del linguaggio corporeo con quello vocale nel suo più variegato utilizzo di timbri sonori, la capacità sinfonica di rappresentare un’orchestra rutilante di personaggi e situazioni, il gusto per una narrazione che, lungi da ammiccamenti e scorciatoie “spiritosine”, rispetti la serietà del racconto, articolato tra narratore e personaggi, senza mai dimenticare che non c’è nulla di più serio della risata, intesa come costruzione rigorosa e appassionata di un tessuto narrativo fatto di azioni, parole, sonorità. La composizione di questo Recital nasce dall’esperienza del suo interprete sui palcoscenici della comicità e riunisce brani già collaudati o inediti, con il filo rosso di un amore sempre vivo per un linguaggio universale, quello della risata, capace di mantenerci in contatto coi nostri simili, mediante il comune sentimento d’appartenenza ad una stessa specie, se è vero che l’uomo ride soltanto quando si riconosce. ![]() • durata: 65 minuti ![]()
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scheda
_-tecnica: |
Spazio scenico: Impianto
luci: Impianto
fonica: |
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