Concerto dal VI libro dell'Eneide
(da Publio Virgilio Marone)
 


regia:
Matteo Belli

musiche:
Paolo Vivaldi

adattamento
originale:

F. Piero Franchi
in collaborazione
con

Matteo Belli

con
Matteo Belli:
attore

Paolo Vivaldi:
pianoforte

Teresa Ceccato:
violino

Elena Lera:
violoncello

luci:
Yannick De Sousa Mendes

scenografia:
Gino Pellegrini

scenotecnica:
Luigi Sermann

fonica:
Giampiero Berti

aiuto regia:
Nenè Barini
Katia Pietrobelli

costumi:

Elena Nenè Barini

organizzazione:
Maurizio Sangirardi

fotografie:
Pino Le Pera

progetto grafico:
Mirella Pagin

Una Compagnia di artisti girovaghi, capitanati da un ambiguo capocomico dai modi grotteschi inscena, nel perimetro di una simbolica e fatiscente “zattera della medusa”, il racconto della discesa agli Inferi di Enea, del percorso conoscitivo che lo porta, durante il progressivo disvelamento apocalittico dei misteri dell'Ade pagano, alla profonda intimità del colloquio con il ritrovato padre Anchise.

Una lettura che, prediligendo un taglio narrativo di massima sobrietà, cerca di cogliere l'autonoma organicità dell'episodio in questione rispetto alla complessità dell'opera intera, in una traduzione rispettosa della lettera ed estremamente attuale per lo spettatore moderno, che mai dimentica l'incedere del verso di Virgilio, a partire dalla dinamica sonorità suggerita dall'energico incalzare dell'esametro epico.

La dimensione musicale, concertistica, potentemente evocativa, diviene quindi il lungo ma sicuro filo di Arianna che restituisce vigore espressivo e compattezza strutturale alle centinaia di versi, in un continuo e variegato gioco sinfonico tra gli interpreti, ove la musica amplifica a più voci la latitudine armonica della partitura poetica, interpretata dall'attore nella dizione a memoria di un agire scenico non dimentico di un'antica e responsabile prassi fabulatoria, tuttavia assolutamente libero nel tentativo di arricchire con la propria vocalità le suggestioni evocative provocate dalla pagina scritta.


durata:
65 minuti

     












scheda
_-tecnica:

È necessaria una giornata di premontaggio

Spazio scenico:

dimensioni minime quintatura nera prospettica all’italiana m. 8 x 8 (ottimale m. 12 per 8), altezza minima graticcio o strutture consimili m. 7 (la struttura scenografica raggiunge circa m. 4,50), quinte di sforo laterali minimo m. 2.
La struttura scenografica è autoportante ma necessitano tiri e americane per l’impianto luci.
È necessario un pianoforte a coda o gran coda, da concordare con la compagnia.
È altresì necessario poter ancorare al palcoscenico delle maniglie di fissaggio (in dotazione scenotecnica).

Impianto luci:
n° 20 P/C o QPS 1000 W
n° 10 Par 64 1000 W
n° 6 P/C 2000 W
n° 10 sagomatori 1000 W
n° 9 Domino 1000 W
n° 2 Fresnel 5000 W
n° 10 Par 36
n° 48 canali dimmer 2500/3000 W
n° 3 canali dimmer 5000 W
consolle AVAB Presto o superiore (compatibile)
n° 4 americane su palco + 1 esterna (o supporti per proiettori frontali)
n° 4 gabbie per tagli laterali
potenza massima desunta 81 KW
caveria adeguata alle strutture presenti in sala

Impianto fonica:
n° 4 microfoni AKG 4.14
n° 1 microfono AKG 4.51
mixer Crest 16/4/2 (o almeno con 6 aux)
lettore CD
n° 1 equalizzatore grafico parametrico
n° 1 compressore DBX 160 o 166
n° 2 riverberi Lexicon PCM 70
n° 4 monitor non ingombranti ma potenti
impianto di amplificazione adeguato alla sala
alimentazione 32A (3F + N) separata
caveria adeguata alla sala

   
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