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>letteratura    
 

Il suono del paesaggio

(2002)

con
Matteo Belli

Concerto
poetico
per voce
sola

Recital
letterario

PROGRAMMA:
A Zacinto - Ugo Foscolo, da “Sonetti” / Il Conte di Carmagnola, Coro, atto secondo - Alessandro Manzoni / San Martino - Giosuè Carducci, da “Rime nuove” / A Silvia - Giacomo Leopardi, da “Canti” / Er giorno der giudizzio - Giuseppe Gioacchino Belli, da “Er Commedione” / La pioggia nel pineto - Gabriele D’Annunzio, da “Alcyone” / Sperimentalismo grafico - Filippo Tommaso Marinetti, da “Zang Tumb Tumb” / Viaggio a Montevideo - Dino Campana, da “Canti orfici” / Rio Bo - Aldo Palazzeschi, da “Poesie” / Lamento per il Sud - Salvatore Quasimodo, da “La vita non è sogno” / Fai pochi passi e sei sull’Appia - Pier Paolo Pasolini, da “Poesia in forma di rosa” / Esistere psichicamente - Andrea Zanzotto, da “Vocativo”
 

 

 

La festa
delle maschere


(2005)

di
Sami Tchak

con
Matteo Belli
e
Katia Pietrobelli
Lettura
scenica
Un nuovo editore inaugura una nuova collana di testi africani. In questo caso, un racconto sulla complessa figura della maschera come metafora della ricerca di un’identità dolorosa ancorché imprescindibile, sullo sfondo sociale di un drammatico riscatto dall’umiltà.

 

 

 

>letteratura  e società    
 

Dedicato
a Firdaus


(2003)
tratto da

“Firdaus – Storia di
una donna egiziana”
di Nawal al Sa’dawi


riduzione scenica:

Katia Pietrobelli
e
Matteo Belli

con
Katia Pietrobelli

regia:
Matteo Belli

musiche:
Paolo Vivaldi

Lettura - spettacolo

Il Cairo, autunno 1974: in una cella del carcere femminille di Qanatir, una donna attende il momento dell’esecuzione.
E’ un’assassina, una condannata a morte, una prostituta che ha conosciuto ogni sorta di miserie e umiliazioni e tuttavia è lì, fiera e sprezzante, chiusa in un rigore orgoglioso che nessuno è in grado di scalfire.
Soltanto Nawal al Sa’ dawi - una donna di altrettanto coraggio, che conosce a fondo i dolori e le risorse nella vita femminile anche grazie al suo lavoro di psichiatra e scrittrice - riesce a superare il muro di ostiltà e di mutismo dietro al quale la prigioniera si difende.
Testimone partecipe ma impotente a salvarla dalla condanna, la scrittrice offre a Firdaus (che in arabo significa paradiso) la voce che la riscatterà per sempre dal silenzio e dall’ingiuria in cui, altrimenti, la sua vita e la sua morte sarebbero sprofondate.
Il paesaggio sonoro si popola, grazie all’interpretazione dell’attrice, della coralità di personaggi che emergono dal racconto “reincarnandosi” in un semplice ma prismatico gioco polifonico, nel fluire di una memoria che si fa racconto della propria vita.

 

 

 

Terra senza
sentieri


(2005)
dalle Lettere di
medici
senza frontiere

con
Katia Pietrobelli: attrice

Annamaria Morini: flauti

regia:
Matteo Belli

Letture
con musiche
dal vivo
La straordinaria testimonianza umana e professionale delle donne e degli uomini impegnati sul fronte sanitario, in Paesi ove l’orrore della guerra si sovrappone alla drammaticità della sopravvivenza. La crudezza della cronaca si fonde col potere evocativo della musica, in una sorta di contrappunto ‘figurativo’ che incarna e dà voce a ciò che nel testo non si dice.

 

 

 

>letteratura  e musica    
 

Guernica

(2002)
di
Carlo Lucarelli

con
Matteo Belli
e il gruppo di

Maurizio Camardi

musiche:
Maurizio Camardi

dialogo introduttivo
tra
Stefano Tassinari e Carlo Lucarelli

immagini di:
Luca Gavagna

a cura di:
Stefano Tassinari

Lettura - concerto

Il breve romanzo di Lucarelli messo in scena nella versione “melologica” di un recitar sonando, temperato sul dialogo tra suoni e parole, in cui la coralità dei personaggi si sviluppa “sinfonicamente” per il gioco interpretativo dell’attore, che veicola lo sviluppo narrativo della vicenda assieme alla suggestione figurativa delle immagini di Luca Gavagna

 

 

 

Nuove parole
per le Stagioni


(2003)
da
“Le Quattro Stagioni”
di Antonio Vivaldi

con
Matteo Belli
e
l’Ensemble Respighi

Lettura - concerto
Nasce da una sfida curiosa questa versione totalmente inedita delle “Quattro Stagioni”, in cui la musica di Vivaldi suona assieme alla poesia di autori databili tra l’ellenismo e il 2000. Il concertato di parole e di note fonde e interseca le partiture poetico-musicali, in un rivoluzionario gioco scenico dal sapore antico.




   
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Ascolta _ 2
   
Acquistabile in versione CD
 

 

 

Histoire
du soldat


(2004)
su musica di
Igor Stravinsky,
(libretto di C. F. Ramuz)

adattamento:
Matteo Belli

con
Matteo Belli
e il
Trio musicale Stravinskij
-
Giambattista Giocoli: clarinetto
- Valentino Corvino: violino
- Andrea Rebaudengo: pianoforte)

arrangiamenti di:
Valentino Corvino

Lettura - concerto
Il celebre apologo sul potere della corruzione diabolica perpetrata attraverso la seduzione del denaro viene, in questa versione, riproposto nella chiave “economica” di un ensemble di soli tre musicisti e una voce recitante. L’estrema agilità ne consente, pertanto, la più ampia diffusione, garantendo la godibilità dell’opera (nata nelle ristrettezze della prima guerra mondiale) in qualsiasi tipo di spazio ove, con la presenza di un pianoforte, si possa apprezzare la densità cameristica degli arrangiamenti





Disponibile anche nella versione con l’Ensemble Respighi e l’attrice Katia Pietrobelli



 

 

 

Il cielo con la
schiena. Sulle
strade del ciclismo


(2004)
su testi di
Alfonso Gatto e Dino Buzzati

con
-Matteo Belli
-Paolo Vivaldi: tastiere
-Gianluca Casadei: accordeon
-Teresa Ceccato: violino

musiche di:

Paolo Vivaldi

immagini di:

Luca Gavagna

Lettura - concerto
Quando gli scrittori raccontavano le imprese ciclistiche dalle colonne dei giornali e la penna era l’occhio, era la voce di una testimonianza unica, laddove nessuna telecamera sarebbe mai arrivata, laddove l’occhio e l’orecchio dei lettori si perdeva a sognare coi campioni.


 

 

 

Esilio del tango

(2005)
con
Matteo Belli
e
il Trio Madreselva
-Andrea Rebaudengo: pianoforte,
-Giambattista Giocoli: clarinetti
-Miguel Angel Curti: canto

Lettura - concerto
su tango ed esilio argentino
La poesia del tango e il dramma dell’esilio fatalmente incrociati nel racconto, per immagini sonore, dell’anima di un Paese, capace di cantare con le lacrime agli occhi, capace di parlare sussurrando da lontano la voce degli artisti che conobbero l’orrore.


 

   
   

Come l'aria dei venti, come i voli del sonno

(2006)
adattamento scenico
Matteo Belli
su traduzione di
Carlotta Bendandi e studenti del Liceo-Ginnasio L. Galvani di Bologna

con

Matteo Belli: voce recitante
musiche eseguite dal vivo da: Fabio Tricomi

Lettura -
concerto
dal II libro dell’Eneide
di Publio
Virgilio Marone

La storia della caduta di Troia, l’ultima notte di una civiltà, in una tra le pagine più alte mai scritte sull’orrore della guerra, sulla perdita dell’identità, sull’angosciante nostalgia di un mondo scomparso. Una lettura-concerto che vede l’incontro tra un interprete e un musicista polistrumentista, nella ricerca di un dialogo incrociato, ove la musica diventa anche veicolo narrativo e la parola incarna le sonorità di uno strumento musicale.


 

 
   

Troppo tardi
per sognare,
troppo presto
per dimenticare


(2007)
testi di cantautori

con

Matteo Belli: voce
Luca Matteuzzi: piano

Lettura -
concerto
con musiche
dal vivo

Le parole dei Cantautori spesso risuonano evocando un’aura di emozioni, creatura del nostro vissuto; non di rado sono parole legate indissolubilmente a fatti, luoghi, individui, accadimenti interiori, che ritrovano nell’incontro tra quella musica e quei versi, la loro colonna sonora ideale. Per una volta, proviamo a interpretarle in modo un po’ diverso.
L’indagine esistenziale, la politica e l’amore sono alcuni dei temi che si tenta di percorrere, parafrasando i motivi musicali o eludendoli platealmente per ritrovare altre suggestioni sonore a partire dalle parole.


 

 

 

>favolistica    
 

Pinocchio

(2002)
di

Collodi

con
Matteo Belli

Lettura

Un ampio florilegio dall’omonimo di Collodi in forma di concertino vocale, per un’orchestra di personaggi dalla timbrica variegatissima e dai modi interpretativi sempre avvincenti, per un pubblico di tutte le età.

 

 

 

Il Gatto, Cappuccetto e Biancaneve

(2003)

con
Matteo Belli

adattamento testi:
Matteo Belli

Lettura
Tre classici del genere come “Cappuccetto rosso”, “Il gatto con gli stivali” e “Biancaneve e i sette nani”, ovvero: il gioco della maschera. La maschera del lupo come mimesi col personaggio, la maschera del marchese di Carabà come strumento di affrancamento sociale, la maschera dell’orco come metafora dell’attore e la maschera della regina cattiva come tentazione nei confronti dell’innocenza. Il paradigma del teatro per antonomasia diventa, quindi, un giocattolo di sicuro divertimento per grandi e piccini.

 

 

 

Omaggio a
Gianni Rodari


(2004)
testi tratti da

“Favole al telefono”,
“Il libro degli errori”,
“Il gioco dei quattro
cantoni”

su testi di:
Gianni Rodari

con
Matteo Belli

Lettura
di storie,
favole, filastrocche
Una silloge di alcuni dei testi più noti del celebre autore di Omegna, spesso (e troppo frettolosamente) considerato “autore per l’infanzia”. Forse difficilmente superabile resta il suo magistero nel parlare al fanciullo di tutte le età, con un senso di responsabilità civile e narrativa, colata nello spessore di una scrittura al contempo leggera e profonda. Un piccolo classico della nostra epoca.

 

 

 

C'era due volte il
barone Lamberto


(2004)
di
Gianni Rodari

con
Matteo Belli

Lettura
Si potrebbe definire un romanzo per l’infanzia la storia del barone Lamberto, che scopre l’elisir di lunga vita nel progressivo ringiovanimento dovuto alla costante ripetizione del proprio nome, da parte di una squadra d’impiegati assunti per la circostanza. La scrittura emana un respiro narrativo di più ampia portata, rispetto ai racconti brevi delle favole al telefono e di altre raccolte e ci rivela, una volta di più, il talento di un autore, la cui visione dell’Italia intinge continuamente la penna della cronaca nell’inchiostro della storia.
 

 

   
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